Lettera di Luigi Vitellio ai volontari delle feste de l'Unità

Cari volontari e cari compagni,

le feste de l’Unità della federazione provinciale del PD, per il 2015, stanno concludendosi. Abuso di un po’ del vostro tempo per esprimere un ringraziamento a tutti voi che contribuite a rinnovare quel patrimonio della storia della sinistra che sono le feste, ormai uniche in Europa. Se in molte parti del Paese, e in Emilia-Romagna in particolare, queste feste esistono ancora è perché ci siete voi. Grazie dunque a chi dedica tempo ed energie per rispondere al concreto e mai sopito bisogno di socialità e di partecipazione che abbiamo.

Credo siano questi i tratti che animano di più le feste. Questi bisogni devono esser raccolti dalla politica: e la politica si fa anche mettendo le persone insieme a mangiare, a ballare, ad ascoltare musica, a vedere un film o un documentario, a intervenire in un dibattito, affinché tutto ciò abbia un segno sociale. Sì, perché questa forma di partecipazione alla vita comune è un mezzo che permette di cogliere il senso profondo dell’agire politico, quello che risiede nel significato letterale della parola. Politica significa capacità di vivere la società, di intepretarne i bisogni, le speranze e di scegliere da che parte si sta.
Per noi che viviamo in un partito che ha scelto un aggettivo molto impegnativo, politica significa anche condivisione di una passione insieme all’inesausta volontà di realizzare un ideale di eguaglianza, attraverso la rimozione per via politica degli ostacoli che impediscono la concretizzazione di questa eguaglianza, ostacoli che privano della possibilità di realizzazione personale gli individui e di crescita comune le collettività.

Nelle feste questo si realizza: esistono e si percepiscono, nelle feste de l’Unità, il senso di costruzione di un mondo meno diseguale, la passione per una comunità unita e solidale, così come il dovere di stare nel mondo, soprattutto dove si avverte più disagio.

In particolare, ascoltando i giovani che sono volontari nelle feste ho sentito molto forte il desiderio di relazionarsi a un mondo aperto e nuovo che la crisi economica ha modificato profondamente. Un mondo che ha inasprito le diseguaglianze: tocca a noi ridurle, perseguendo con mezzi nuovi la realizzazione degli ideali che accompagnano la storia del riformismo italiano ed europeo da molti decenni. Ed è anche con le feste de l’Unità che noi sapremo costruire questa idea nuova di umiltà, di eguaglianza nella libertà e, perché no, di profonda unità.

Grazie

Luigi Vitellio

segretario provinciale PD Ferrara

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *